"Abdulbari Atwan", analista senior del mondo arabo, ha scritto sabato in un articolo dettagliato sul sito web Rai Al-Youm sui negoziati indiretti tra la Repubblica Islamica dell'Iran e gli Stati Uniti in Oman: "L'Iran è riuscito a segnare un gol importante contro gli Stati Uniti nella "battaglia di volontà" iniziata sabato nella capitale dell'Oman, Muscat".
Secondo Pars Today, Atwan ha aggiunto: Questo successo è stato ottenuto insistendo sulla natura "indiretta" dei negoziati. Una questione che andava contro la volontà della parte americana, che preferiva negoziati "diretti". È questo un punto che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha sollevato durante una conferenza stampa congiunta con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Una dichiarazione che ha sorpreso e persino scioccato Netanyahu.
L'analista del mondo arabo ha affermato: La delegazione americana, guidata da Steve Witkoff, consigliere di Trump, partecipa a questi negoziati da una posizione debole e fragile. Soprattutto dopo il fallimento della politica statunitense di imporre tariffe doganali su più di 200 paesi e istituzioni nel mondo, che ha portato all'isolamento degli Stati Uniti e persino alla trasformazione di ex alleati in nuovi nemici, soprattutto in Europa e nel Sud-est asiatico (Corea del Sud e Giappone).
Atwan ha aggiunto: "Gli iraniani, guidati da Abbas Araqchi, un diplomatico veterano che ha anche guidato i negoziati per l'accordo nucleare del 2015 con il gruppo P5+1, non hanno ceduto alle politiche di minacce e intimidazioni di Trump, grazie alla loro esperienza e abilità nelle tecniche di negoziazione". Riuscirono a imporre tutte le loro condizioni all'America; Limitando i negoziati alla questione nucleare e tralasciando questioni quali i sistemi missilistici, i droni o le relazioni con i gruppi di resistenza a Gaza, in Libano, nello Yemen e in Iraq, alla fine hanno ottenuto ciò che volevano.
L'analista senior del mondo arabo ha anche attribuito il ritiro di Trump dalla minaccia di un attacco militare su vasta scala alla posizione risoluta dell'Iran, guidata dal leader della Rivoluzione Islamica, nel confronto con gli Stati Uniti, e ha osservato: "Gli iraniani non si fidano di Trump, che ha stracciato unilateralmente l'accordo sul nucleare nel 2018. Sanno benissimo che è diventato una marionetta del regime israeliano".
"Nei primi mesi della presidenza di Trump", ha concluso Atwan, "gli USA sono diventati una grande farsa sulla scena mondiale e non sorprende che l'Iran e i suoi alleati oggi stiano approfittando di queste condizioni, essendo felici e in un certo senso persino gioiosi. E come dice il proverbio, "ride meglio chi ride ultimo"... e il futuro ci dirà chi sarà il vero vincitore di questa battaglia".
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